MA COSA SI ASPETTA A CHIUDERE IL CARCERE DI PORTO AZZURRO?

Ancora episodi sintomatici di un disagio e di una palese inadeguatezza delle vetusta struttura carceraria di Porto Azzurro. Un detenuto di origini grossetane si e' tolto la vita, a pochi giorni dall' avvio del regime di semiliberta'. Un altro detenuto magrebino invece non e' tornato in carcere al termine della giornata di lavoro vigilato al contrario di alcuni suoi compagni ed e' attualmente ricercato dalle forze dell' ordine. Episodi che confermano il superamento del carcere di Porto Azzurro come struttura adeguata alla carcerazione di detenuti che per oltre due terzi sono extracomunitari magrebini ed africani. Il carcere di Porto Azzurro e' assolutamente inadeguato come struttura carceraria, come denunziano del resto da tempo gli stessi sindaco di polizia penitenziaria. In uno stato " normale " ( che non e' il nostro ), la struttura di Forte San Giacomo sarebbe immediatamente restituita al comune di Porto Azzurro onde il conseguente avvio ai necessari ed urgenti lavori di restaruro onde sviluppare e sfruttare l' importante fortificazione spagnola a fine turistici, valorizzando quindi il territorio. In secondo luogo ( sempre in un paese normale ...) i due terzi dei detenuti extracomunitari attualmente detenuti a Porto Azzurro sarebbero immediatamente espulsi per scontare la pena nei loro rispettivi, ( caldi paesi )... Terzo i detenuti italiani dovrebbero essere trasferiti in moderni carceri del continente dove le condizioni di vita sono piu' umane e dove vengono effettuati molti piu' progetti di reinserimento e di aiuto alla persona. Basta con la militarizzazione di Porto Azzurro che produce danni al turismo ed all' economia del territorio longonese.
OSSERVATORE ELBANO

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