Attivita' di controllo dei Carabinieri : emessi quattro Daspo nei confronti di altrettanti soggetti socialmente pericolosi

 Da inizio 2024 i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio hanno notificato dieci provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di “gravi condotte antisociali”.  Le misure di prevenzione, emesse dalla Questura labronica su proposta dell’Arma, sono dirette a soggetti che, attenzionati dai Carabinieri dell’Isola d’Elba, sono stati ritenuti, a vario titolo, socialmente pericolosi. Tali misure hanno una finalità preventiva intesa ad assicurare la legalità nel territorio dello Stato e non presuppongono necessariamente la commissione di reati e la relativa condanna, bensì sono correlati alla pericolosità sociale dell’individuo. Quattro Avvisi Orali hanno riguardato soggetti che, a vario titolo, si sono resi autori di reati concernenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, furti e danneggiamenti.  In particolare, l’Avviso Orale, disciplinato dall’art. 3 del codice delle leggi antimafia, è il provvedimento con cui viene “avvisato or

" NON SOLO AMIANTO "




E arcinota la situazione che coinvolge lo stato di abbandono dei capannoni in particolare dei tetti in eternit, che circondano la zona porto di Portoferraio.

Ad aggravare la precaria situazione ci sono le tempeste di vento e mare, che con le loro azioni arrecano ulteriori danni ai  citati “ tetti. “

Per domani il servizio meteo ha previsto forti venti e quindi è lecito pensare che avverrà una distribuzione  in ogni dove di polveri di amianto lacerato scaturito dai malandati tetti.

Inoltre, molti tetti abbandonati sono anche costituiti da lamiere e da pannelli in vetroresina, che spazzati via diventano proiettili e nonostante i reclami, questi capannoni non sono ancora stati messi i sicurezza.

La foto di rito, mostra un pezzo di vetroresina trovato per strada caduto evidentemente dal tetto di un capannone. E se un tetto viene completamente divelto dal vento e rovesciato nella zona adiacente, i Responsabili pagheranno i possibilissimi danni ??



Ogni mareggiata o ventolata che sia, gli Abitanti del’Elba devono essere sottoposti a disagi che si potrebbero evitare. Quindi oltre a preoccuparci dei traghetti, dell’elicottero di soccorso e delle probabili strade allagate, dobbiamo nostro malgrado tenere presente anche il pericolo generato dai tetti abbandonati, dai pini di San Giovanni e alberi in genere, dai pali dell’illuminazione pubblica etcc.

Dopo l’annunciata  ventolata, come premio ci ritroveremo altri nuovi cumuli di eternit ai bordi strada o nei fossi e nessuno mai che si preoccupa di registrare i dati relativi o di esercitare una azione concreta, almeno nel fornire le giuste nozioni a chi maneggia l’eternit. Infatti capita di veder spaccare e rimuovere l’eternit da persone non munite di apposite protezioni. Praticamente ignoranza totale.



                                                                       Giancarlo Amore
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