Portoferraio : la Guardia Costiera sequesta un cantiere navale per gestione illecita di rifiuti

 Nella giornata di giovedì 2 maggio, il personale della Capitaneria di porto su disposizione della Procura della Repubblica di Livorno, ha posto sotto sequestro diverse aree ubicate all’interno di un cantiere navale di Portoferraio, dove risultavano stoccati rifiuti di varia natura.   A seguito della complessa attività di indagine svolta dal Nucleo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera, già a partire da settembre 2023, il G.I.P. del Tribunale di Livorno ha confermato le ipotesi di reato inerenti la realizzazione di una discarica non autorizzata di rifiuti ed ha emesso un nuovo provvedimento di sequestro. Trattandosi di indagini preliminari, le risultanze investigative saranno successivamente verificate nel giudizio diretto ad accertare la penale responsabilità degli indagati.   In particolare, sono state confermate le ipotesi di violazioni alla normativa ambientale riconducibili all’accumulo di rifiuti pericolosi tossici e nocivi, per un volume complessivo di 550 m3, all’interno

Ruggero Barbetti interviene in merito alle recenti inchieste giudiziarie a Capoliveri

 Facciamo chiarezza: sono completamente estraneo alla vicenda dei 17 indagati e dei 7 sequestri. Siccome vengo additato da qualche scalmanato malinformato come il responsabile dell’indagine che riguarda il sequestro di 7 immobili a Capoliveri, voglio tranquillizzare tutti i miei concittadini che non sono così potente. Però, pensandoci bene, anche io sono a conoscenza di così tante cose che, se volessi, potrei davvero diventare potente. Ma non l’ho mai fatto pesare a nessuno… Nel mese di aprile 2021 sono stato convocato dalla Guardia di Finanza come persona informata sui fatti in relazione ai miei ex ruoli di Sindaco e di Vicesindaco per essere sentito a Sommarie Informazioni Testimoniali (SIT). Una persona informata sui fatti e che viene sentita a sommarie informazioni, come è successo a me, deve dire la verità, altrimenti può essere accusata di aver commesso reato sia per aver fornito false informazioni che per favoreggiamento. Durante l’interrogatorio mi sono state poste delle domande alle quali ho risposto, con scienza e coscienza, dicendo la verità, nient’altro che la verità. Ricordo di aver menzionato un passaggio della delibera 30/2019 di Consiglio Comunale dove rivolto a Cardelli, a verbale, avevo dichiarato: “Io devo dire la mia verità, in tutte le riunioni che abbiamo fatto per evitare la rottura con il nostro gruppo l’unico tuo interesse era l’Ufficio tecnico e la posizione degli architetti Rabbiolo e Messina nello stesso. Il tuo interesse era il controllo dell’Ufficio tecnico, dell’ufficio tecnico e dell’ufficio tecnico. Mi assumo la responsabilità di quel che dico”. Nessuno ha mai contestato queste affermazioni, né durante il Consiglio e neanche dopo. Oltretutto la mia posizione critica sull’attuale gestione dell’Ufficio Tecnico è stata da me più volte espressa in vari comunicati stampa, e qui di seguito, tra gli altri, riporto il link di un articolo apparso il 20 dicembre 2020 (quindi quattro mesi prima dell’interrogatorio), in cui, tra le altre cose, rivolgendomi all’Assessora all’Edilizia, scrivevo: “……Caro assessore, ti informo, se non lo hanno fatto anche con te, che si sono rivolti a me diversi cittadini preoccupati perché, dall'attuale amministrazione, viene loro offerto di poter ritirare Permessi di Costruire o presentare nuove SCIA che, negli anni passati, erano stati sospesi e/o avevano avuto pareri negativi sia dall'amministrazione che allora rappresentavo sia da quella con Sindaco Gelsi. La domanda che mi rivolgono è: "ma se voi me lo avete negato, come fanno questi a rilasciarmelo? Non è che mi ritrovo con un Permesso illegittimo e quindi la mia costruzione diventa un abuso edilizio? ….” Qui di seguito il link per leggere il comunicato completo. https://www.quinewselba.it/capoliveri-lex-vicesindaco-critica-la-giunta-montagna.htm Qualche ultima riflessione: 1) le mie dichiarazioni sono state improntate verso una critica assolutamente politica rispetto ad una gestione evidentemente opaca della cosa pubblica. 2) dato che, come si legge sulla stampa, siamo in una fase di indagini preliminari, sorprende venire a sapere che, anche in luoghi pubblici, si inneggia e si brinda per e/o con gli indagati. Personalmente ritengo che un po’ di sobrietà sarebbe stata e sarebbe più opportuna anche in considerazione dei gravi reati che vengono contestati. Sembra quasi che non si voglia capire quanto sia preoccupante la situazione. 3) rattrista che qualcuno, senza alcun tipo di informazione e solo per sentito dire, abbia scritto sui social che spera di vedermi passare presto, in posizione orizzontale, sotto casa sua (per quella strada si va al cimitero). Oppure un altro bulletto che dice che toglierà il sorriso dalla bocca a me a quelli che mi stanno intorno. Qualche anno fa, su disposizione dell’allora Questore fui messo sotto scorta. Spero proprio che non ce ne sia di nuovo bisogno. 4) per ultimo: io sono sempre stato e continuo ad essere un garantista. Certo però che, oggettivamente, la presunzione di innocenza si affievolisce davanti a così numerosi e gravi provvedimenti richiesti dalla Procura e disposti dal GIP. Nella speranza di essere alla fine e non all’inizio di un incubo. Ruggero Barbetti Semplice cittadino che vuole fare chiarezza.

RUGGERO BARBETTI


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