Portoferraio.


 Quello che potrebbe sembrare un quadro astratto, in essenza è certamente un quadro sì, ma della vergogna. 

Nella zona industriale, in uno dei soliti fossi usato illegalmente dai soliti stronzetti, adibito a scarico fognario, mette in mostra il meglio di sé. In quel liquido fognante di colore nero che scorre lentamente nel mare blu dell’Elba, ci vivono quelle che sbagliando, le chiamo papere con i loro anatroccoli. Questo assembramento di volatili con i loro piccoli è dovuto al fatto, che in questa brodaglia fangosa i volatili sono protetti, infatti anche se per un solo momento i pulcini escono da questa rete di giunchi, ad aspettarli per farne un sol boccone, ci sono i gabbiani che sono divenuti degli autentici predatori.

Queste famiglie di papere, oltre a stare ovviamente nascoste in attesa che i pulcini crescono, in qualche maniera devono sostenersi e lo fanno “ raspando “ con le relative difficoltà, i fondali fortemente inquinati dei fossi in cerca di cibo. Non è un bello spettacolo.

Tramite i fossi, vengono riversati nel MARE non solo i liquidi fognari ma anche idrocarburi e le pericolose minutissime microplastiche.

Riguardo alle microplastiche, in questo mese di giugno, si sono avvicendati congressi, manifestazioni e quant’altro. Dico io, oltre a fare queste divulgazioni scientifiche sulle micro plastiche che non portano da nessuna parte, non sarebbe meglio investire denaro per produrre tramite un Legale, una denuncia con lo scopo di ……e qui mi fermo, giacché dovrei dire cose che dato che non siamo in Democrazia mi sono vietate, ma un intenditore capisce al volo.

In definitiva, quello che risulta essere un fatto acclamato, deve essere zittito.

 Ah annamo prorio bene. 

Il fatto è che la gente comune vuol conoscere queste storie.

                                              Giancarlo Amore

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