Altro che gli squali del Mar Rosso.


 Come da foto, si tratta di uno dei fossi presenti nella zona industriale di Portoferraio, fu costruito con l’intento di accogliere le acque piovane per evitare allagamenti, ma in verità come si può vedere, in maniera vietatissima, serve anche per scaricare nel mare e precisamente nella zona cantieri navali, ogni tipo di liquido e quello che in questo caso si vede di colore nero e dal fetore pungente, è il solito miscuglio di acque fognanti.

 Ma può anche capitare, che nell’alveo di questo fosso, fluiscono vernici, idrocarburi, microplastiche e materiali vari. 

Naturalmente, non è assolutamente pensabile, che in tutti questi anni i colpevoli di queste continue azioni illegali, si siano applicati con così tanta fatica, per rovesciare nel mare sostanze tossiche in maniera gratuita o per il bene della Comunità, infatti come cita il proverbio, senza lilleri non si lallera.  

Quindi, ci sarà di certo chi per disfarsi di materiali nocivi, scaricherà veleni dentro il fosso e chi si è visto si è visto, ma che sia ben chiaro che di mezzo a tutte queste sostanze tossiche rovesciate nel fosso, ci sono anche situazioni di una vera e propria rendita economica, in pratica è in funzione da molto tempo un procedimento inquinante totalmente arbitrario che infrange le Leggi vigenti, dove i soldi fungono appunto da catalizzatore. 

I danni all’ambiente sono veramente tanti e noi Cittadini coraggiosamente, proseguiamo con le segnalazioni di queste azioni delittuose anche per questo anno 2025, nella speranza di un intervento dello Stato, che ponga fine a questo degrado. Buon Anno e Buona Befana a Tutti.

                                                                       Giancarlo Amore

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