Emergenza cinghiali : altre aggressioni, a questo punto occorrono denunce in Procura e class action collettiva contro gli enti preposti al controllo della fauna selvatica

 Detto che una importante sentenza della Cassazione, stabilisce che la responsabilita' civile e penale in caso di incidenti e relativi danni causati da fauna selvatica spetta alla Regione, continuano le aggressione di branchi di cinghiali all' isola d' Elba. Pochi giorni fa infatti un 74 enne di S Piero e' stato aggredito da un branco di cinghiali e per fortuna il fatto non si e' trasformato in tragedia, anche se l' uomo ha riportato profonde ferite alle braccia. E pochi giorni prima uno scooterista si e' scontrato con un cinghiale , fortunatamente senza riportare gravi ferite. Dopo l' intervento della Prefettura che aveva convocato i sindaci elbani ed il Pnat, nulla di concreto e' stato fatto, ed allora per i cittadini, non rimane che la via giudiziaria per tutelare la propria incolumita' e per rivalersi dei danni da milioni di euro che questi nocivi ungulati arrecano ogni anno. Quindi occorrono esposti denuncia collettivi, firmati dalla maggioranza dei cittadini elbani che non ne possono piu' del pericolo e dei danni dei cinghiali, esposti denunce in procura, contro i vari enti pubblici preposti al controllo della fauna selvatica e fino ad oggi inadempienti all' isola d' Elba. Stiamo parlando di comuni, provincia di Livorno , Parco e Regione Toscana che per vari motivi ad oggi non sono intervenuti per eradicare cinghiali e mufloni all' isola d' Elba. Contemporaneamente alle denunce, gli elbani che non ne possono piu' di questi nocivi ungulati devono presentare class action collettiva per chiedere cospicui risarcimenti a questi enti pubblici citati, perche' e' inaccettabile subire ogni anno milioni di euro di danni in agricoltura e nel settore turistico. Mancata eradicazione dei cinghiali all' Elba, che ha evidenti motivazioni politiche elettorali, i politici elbani si tengono stretti  i voti della potente lobby dei cacciatori, gli stessi soggetti che guarda caso sono i responsabili dell' introduzione di questi nocivi ungulati negli anni 60".

OSSERVATORE FERAJESE


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