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Primavera del 2023. Il 13 aprile sbarca a Portoferraio il Presidente della Società di consulenza “Risposte turismo” per illustrare uno studio commissionato dalla Autorità di sistema portuale di Livorno e finalizzato a migliorare i servizi di accoglienza dei turisti nei porti di Piombino e dell’Elba. Primavera di quest’anno. venerdì 23 maggio arriva ancora a Portoferraio il Presidente di “Risposte turismo” per approfondire, in un apposito convegno che si è svolto nella sede della Scuola alberghiera a Concia di terra, il tema della accoglienza del turismo crocieristico e per definire una strategia, come si legge in un comunicato della Autorità portuale, “ che unisca qualità , sostenibilità e identità territoriale”. Che ci sia la necessità di migliorare sui porti di Piombino ed elbani i servizi di accoglienza nessuno può metterlo in dubbio. E nello studio sono indicate soluzioni certo valide e interessanti.
Purtroppo per passare dalle belle parole, dalle buone proposte alla elaborazione dei conseguenti, necessari progetti, alla attivazione di appropriate iniziative c’è quasi sempre di mezzo un bel “tratto di mare”da attraversare e spesso le condizioni meteo non lo consentono. Dall’aprile del 2023 ad oggi, dopo più di due anni dalla presentazione dello studio, in concreto, cosa è cambiato in meglio?Non saprei dire.
Il Sindaco Nocentini ha dichiarato che per promuovere il turismo crocieristico, all’arrivo delle prime navi, l’Elba deve farsi “trovare pronta”. “Non dovrà più accadere – ha sottolineato – che i crocieristi……..trovino chiusi musei, esercizi commerciali, ristoranti e servizi essenziali ridotti al minimo”. Giusto! Ma occorre anche che il “Pubblico” faccia la sua parte. Intanto per la stagione turistica 2026 avremo la chiusura della residenza napoleonica dei Mulini a causa dei lavori di restauro e riqualificazione dei giardini e dell’edificio. Ma non era possibile programmarne l’esecuzione nei periodi compresi tra i mesi di ottobre e marzo? E’ stato fatto presente alla Soprintendenza di Pisa dalla Amministrazione comunale che la chiusura, nella stagione del turismo , della residenza napoleonica dei Mulini può provocare a Portoferraio e all’Elba tutta un discreto danno economico?
Il Sindaco, inoltre, avrebbe dovuto cogliere l’occasione del convegno per rivolgere un appello, anzi per chiedere spiegazioni alla Autorità portuale delle sue inspiegabili e piuttosto gravi inadempienze.
Che fine ha fatto la stazione marittima, promessa fin dal 2011 all’allora Sindaco Peria e ripetutamente promessa negli anni successivi ai Sindaci Ferrari e Zini? Che fine ha fatto l’ampliamento del piazzale posto alla radice del pontile n°1, progettato addirittura nel 2005 per smaltire più velocemente le operazioni di imbarco e sbarco? Che fine ha fatto, a proposito della necessità di favorire il turismo crocieristico, il prolungamento della banchina dell’Alto fondale proposto alla Amministrazione comunale sempre nel 2005 e riproposto nel 2020? Prolungamento che consentirebbe l’approdo in sicurezza anche di navi di media stazza che altrimenti rischiamo di perdere se costrette a rimanere in rada.
Per il piazzale dell’alto fondale si è tornati indietro nel tempo. C’era proprio bisogno di realizzare una corsia per permettere agli autobus destinati ai crocieristi di disporre di una fascia “ di sicurezza a ridosso dell’attracco delle navi”? E’ stata in questo modo ridotta di 35/38 posti la capacità di un parcheggio pubblico di fondamentale importanza per il centro storico. Non si poteva utilizzare l’ampia corsia già esistente delimitata da brutte, massicce fioriere in cemento?
Diversi anni fa l’Autorità portuale di Piombino, sempre invocando la necessità di garantire condizioni di sicurezza, ebbe la straordinaria pensata di installare lungo tutta la banchina orrende barriere che, dopo poco tempo, furono smantellate. Si capì che l’esigenza di garantire la sicurezza non era tale da obbligare ad erigere quelle “gabbie”, come furono chiamate, che oltre tutto avevano un impatto ambientale molto pesante.
Ora con la creazione di una seconda corsia delimitata con transenne in ferro battuto di altezza di poco superiore al metro l’impatto ambientale è senz’altro escluso, ma si mettono al sicuro i turisti? Si garantisce davvero la “security portuale”, come sembra più corretto dire? Non ne sono proprio convinto.
Il Dr.Stefano Bianco, responsabile della Direzione sicurezza, ambiente e servizi della Autorità di sistema portuale, l’ha definita una importante “iniziativa di infrastrutturazione” del porto che, insieme all’area occupata dal vecchio ristorante Stella marina che sarà utilizzata per costruire una “ stazione dedicata al traffico dei passeggeri”, favorirà il turismo crocieristico.
Sembra che all’interno della “stazione”, oltre ad un ufficio di informazione, verranno realizzati adeguati servizi igienici. Ma, mi chiedo, visto che Autorità portuale e Amministrazione comunale, come ci ha assicurato il Sindaco, stanno da tempo lavorando “in totale accordo”non sarebbe preferibile che decidessero di completare il recupero della vecchia “Gattaia”, distante all’incirca un centinaio di metri dalla banchina di ormeggio delle navi, dove già da tempo esiste un Ufficio informazioni gestito dalla Cosimo de’ Medici? In sostanza trasformare la “Gattaia” in una struttura di accoglienza per tutti i turisti che desiderano visitare il centro storico di Portoferraio: per i crocieristi, per chi ci arriva con la propria auto o con l’ autobus. L’Autorità forse potrebbe risparmiare qualcosa e utilizzare lo spazio lasciato libero dal ristorante Stella marina per recuperare posti auto ( non dimentichiamo che c’è da pensare anche alla sosta di quegli autobus turistici che ogni anno, nelle mezze stagioni, ci assicurano una buona fetta di presenze ). E il Comune potrebbe raggiungere il risultato di riqualificare un immobile che rappresenta, proprio all’ingresso del centro, uno sconcio non più sopportabile.
Grazie poi alla perfetta sintonia che c’è tra l’Autorità e l’Amministrazione forse non sarebbe male cercare di migliorare l’immagine della zona portuale soprattutto nel lato sud ( dove esistono immobili privati fatiscenti e due immobili di proprietà comunale che sono una vergogna: l’ex Cromofilm che “aspira” da anni a diventare stazione marittima e il Coppedè che credo sarà ceduto a privati ) con la stesura di un piano particolareggiato di riqualificazione e rigenerazione urbana che comprenda anche parte del centro cittadino data la stretta connessione che esiste tra l’area strettamente portuale e la città.
E insieme ad un progetto di miglioramento dell’immagine sarebbe forse opportuno pensare ad un piano di regolamentazione del traffico veicolare anche in previsione della eventuale costruzione del parcheggio multipiano nell’area retrostante l’ex hotel Residence, al quale ha fatto riferimento il Commissario straordinario della Autorità di sistema portuale Guerrieri che, dopo aver promesso il recupero dei 35/38 posti auto persi nel parcheggio dell’alto fondale, ha assunto lo strabiliante impegno di realizzare quel nuovo parcheggio che, a suo dire, sarebbe stato da sempre uno dei “ progetti strategici “ della Autorità portuale.
Una notizia che mi ha lasciato scioccato! Non mi ero mai accorto che un parcheggio multipiano nel nostro porto fosse uno dei “progetti strategici”. In nessun programma di opere pubbliche, in nessun bilancio annuale e pluriennale della Autorità portuale di Piombino prima e di Livorno dopo esiste traccia della volontà di costruirlo. Che dire? Aspetto con ansia che, in una prossima primavera, il Presidente della Società “Risposte turismo” ci porti la notizia che la promessa del parcheggio a più piani non è destinata, come altre, a rimanere tale. E che ci annunci tante altre belle cose.
Giovanni Fratini
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