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Le precedenti segnalazioni per il momento, non sono valse a niente infatti,
presso la zona industriale di Portoferraio, ci sono dei fossi che dovrebbero servire per trasportare acqua piovana in eccesso, evitando così gli allagamenti purtroppo divenuti ad oggi una consuetudine.
Di tanto in tanto e cioè da sempre e nonostante le segnalazioni, in questi canali vengono continuamente riversate anche sostanze contaminanti. Le foto del 25 agosto, mostrano un alveo contenente liquido scuro con delle macchie in superfice e in sincronia con il fetore che emana, sembrerebbe liquame misto ad idrocarburi, ma questi dati per essere accettati, dovrebbero essere forniti da Scienziati visto che per questo servizio sono pagati, servizio che alla Comunità non viene reso.
Di sicuro sappiamo che questi liquidi si riversano nel mare di un bacino dai fondali fortemente già inquinati. Questa area marina semi chiusa in questione, si sviluppa su di una superficie di oltre 20.000 mq. e il canale di accesso per accedere al mare è largo soltanto 25 mt.
Il lento ricambio dell’acqua di questa distesa di mare, che avviene tramite il ristretto ingresso, sfocia non nel mare aperto, ma prima in una area anch’essa super inquinata sia nei fondali, custodi di enormi quantità di fanghi tossici, regalo dei processi siderurgici di ottant’anni fa, che da fogne a cielo aperto che scaricano in mare il loro contenuto velenifero, pericoloso per gli organismi viventi e il loro ambiente.
In questo contesto malsano, tutto intorno l’area accennata vi sono officine, cantieri nautici etcc., quindi un territorio popoloso, dove sono anche pronti per essere realizzati, progetti che prevedono la costruzione di decine di abitazioni.
E come ciliegina sulla torta, non dimentichiamo che ad incrementare tutte queste delizie, qualcuno certamente in vena di scherzi, ha autorizzato di riversare in questa “ torturata pozza “ già fortemente contaminata, un nuovo scarico a mare di acque provenienti da un depuratore. Un vero e proprio en plein.
Di questi dati, quello che avvilisce, è purtroppo la mancata curanza da parte di tutta l’Elba, infatti sono arcisicuro che come esempio di una vera e propria stravaganza, se un qualcosa di analogo fosse successo all’Isola di Capri, la notizia avrebbe fatto immediatamente per almeno un mese, molti giri del mondo, i telegiornali di continuo si sarebbero sbizzarriti nel fornire tutti questi dati e la Popolazione di Capri si sarebbe infuriata. Quindi perché questa discriminante differenziazione ambientale, le Isole sono uguali come anche la Legge, che è uguale per tutti.
In attesa di “ uno bono,“ ricordo che la delicatissima zona interessata, continua incessantemente ad essere invasa dai liquami ed altro e qualcuno lo permette.
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