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A confine con la zona industriale di Portoferraio, tra il fosso di Riondo e il fosso della Madonnina, c’è una area dismessa completamente abbandonata. Una parte di essa, circa 5.000 mq. è in condizioni di un esagerato degrado, su questa estensione di terra, vengono abbandonati rifiuti di ogni genere, auto, barche, biciclette, motocicli, lavatrici, banchi frigo, gomme auto, suppellettili, bidoni ricolmi di liquidi che con il tempo si riversano nel mare lì vicino, insomma, non ci manca niente e oltre i materiali visibili come da foto, dal sottosuolo che andrebbe anch’esso bonificato, fanno capolino altri relitti i quali rafforzano questa forma di persistente degrado.
Poi c’è il mare con il suo Fosso di Riondo e la piccola Baia riparata dai marosi, che garantisce una assoluta sicurezza alle numerose barche ormeggiate.
La metratura del fondale marino relativa a tutto lo specchio acqueo, racchiude una enorme quantità
di sostanze inquinanti frutto degli scarichi a mare industriali di molti anni fa. A potenziare la tossicità di questi fanghi, ci sono ulteriori discariche anche fognarie a cielo aperto che perdurano da anni senza sosta. Scarichi che depositano veleni sui già martoriati fondali marini, lasciandone segni indelebili. La bocca d’entrata di questa Baia, misura una larghezza di 25 mt. e di conseguenza il ricambio e quindi lo smaltimento se così si può dire, tra il fluido composito che vi è all’interno ed il mare, crea una operazione abbastanza complessa e rallentata.
Quanto sopra, rappresenta la situazione indicativa e sufficiente, per comprendere la gravità ambientale che si profila.
A monte di tutte queste squisitezze e per dare un tocco di classe a questo splendido scorcio di mare, lo scarico fognante situato nel fosso della Madonnina, con il principio furbescamente furbo di “occhio non vede cuore non duole,” è stato spostato spendendo una cifra considerevole, lontano dagli sguardi e inserito nel fosso di Riondo.
Cioè, “ fatemi capire “ in un bacino d’acqua semi chiuso e fortemente inquinato, ci viene aggiunto un ulteriore scarico fognante il quale rilascia ogni 24 ore, centinaia di tonnellate di liquido che teoricamente dovrebbe essere depurato. Già dovrebbe, perché nel corso degli anni, gli esami dei prelievi rilevati alla foce del fosso della Madonnina, sono risultati non solo nei limiti, ma anche fortemente inquinati. Inoltre, questa grossa massa d’acqua che inonda il bacino, di sicuro altera la temperatura, a questo proposito che studi sono stati approntati?
Di tutto questo, in maniera anacronistica abbiamo, uno scarico in mare di acque “ depurate “ e uno o più scarichi di fogne non trattate. Dove e quali sono i vantaggi ? Perché tramite i fossi, si autorizza a gettare in mare le acque fognanti e non solo?? Tutto questo non ha eguali.
Di certo è che adesso lo scarico del depuratore non essendo più sotto gli occhi della gente, i problemi relativi agli inquinamenti sembrano essere risolti e tutti vissero felici e contenti. Ma non è proprio così.
Giancarlo Amore
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