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Nel corso degli anni, nonostante che si siano evoluti numerosi reclami dei Cittadini a proposito dei pericoli generati dai traghetti, poco di concreto è stato fatto.
L’altro giorno con la mia auto mi sono imbarcato a Piombino, sono salito sulla rampa laterale mobile del ponte garage e ho parcheggiato, le manovre le ho fatte con le solite minime difficoltà visto che ci sono abituato e l’auto è piccola. Ma al momento di scendere, ho tratto delle considerazioni: da quando hanno aperto i cancelletti di accesso garage, stranamente sono passati 15 minuti prima dell’accensione degli estrattori per il rinnovo dell’aria garage, ma in questo frattempo, tutti i conducenti dei mezzi “bollivano,” o meglio dire, entrare in un garage pieno di auto che hanno già in precedenza surriscaldato l’ambiente, facendo una certa fatica per districarsi per entrare nell’abitacolo, dopo 15 minuti grondi di sudore e inoltre rimani immerso nella puzza di gasolio che aleggia nel garage e in ogni dove della nave e questo genera malumore e stress. In queste circostanze, con le auto poco distanziate tra esse, in caso di un malore, gli aiuti non potranno mai essere tempestivi.
In aggiunta a ciò, ad incrementare i pericoli, in questo ultimo cinquantennio, le auto anno dopo anno, sono aumentate in larghezza, per comprendere meglio, una Fiat 500 era larga mt. 1,32, quella di oggi mt. 1,627 – Una Panda era mt.1,46, oggi mt. 1,66, fino ad arrivare ad auto come i suv che hanno una larghezza di mt. 1,80 – mt. 2,00. La nave in questione ha più di cinquant’anni ed è stata costruita con le concezioni di quell’epoca.
Non curanti di possibili modifiche, le auto a denti stretti, vengono indirizzate nei garage e la nave di auto ne porta 370. Per aiutare gli autisti dei mezzi, visto il bisogno indiscusso, essendo la rampa un corridoio divenuto molto stretto per i tempi di oggi, ci sono appunto due addetti che si preoccupano di mantenere le auto nella giusta direzione nella stretta corsia, per poi accedere al ponte garage inferiore.
Queste attenzioni ci sono giacché il rischio di urtare l’auto o peggio di scavalcare lo scalino e creare un pericoloso blocco auto, è veramente concreto. Quindi con l’avvento di auto sempre più larghe, la movimentazione dei mezzi nei garage di certe navi obsolete, diventa un problema che crea una certa difficoltà per gli autisti diminuendo la sicurezza e di questo fino ad oggi nessun notiziario ci ha messo al corrente.
Questa differenza per quanto riguarda l’aumento della larghezza di tutte le auto, implica in molte altre circostanze l’adottamento di nuove misure: i moderni parcheggi vengono ideati con stalli di posteggio più ampi, il fenomeno è stato percepito ovunque e nelle capitali europee, dove ci sono circostanze che rientrando nel possibile, hanno dato il modo di progettare e adottare nuovi provvedimenti, per esempio a Parigi si sono proposti per incrementare il prezzo del parcheggio ai Suv nel centro città, da € 6 a € 18 per ora, con la motivazione che, essendo auto più larghe, consumano di più, causano frequenti incidenti e occupano più spazio. Anche le costruzioni di garage, rampe di accesso anche su aerei e treni etcc. vengono concepite con nuovi criteri. Questo per far capire, che la tecnologia è in continua evoluzione e dove appunto occorre, per migliorare dobbiamo adeguarci anche con opportune modifiche.
Purtroppo rimangono tali i problemi su certe navi, che oltre a respirare i fumi morchiosi dei motori, vapori di gasolio, dobbiamo anche arrangiarci per portare a termine un difficile parcheggio.
Nonostante l’addizione delle cospicue insidie dette che possono sembrare preoccupanti, niente paura è tutto nella norma nel rispetto delle Leggi per la salvaguardia della vita umana in mare.
Sarà così, ma a me sembra di tirare una corda già tesa.
Giancarlo Amore
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