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Oggi ricordiamo una delle pagine piรน tragiche della nostra storia: l’affondamento della nave Andrea Sgarallino, avvenuto il 22 settembre 1943.

Lo scenario di quella tragedia, la piรน grave che abbia coinvolto civili nel mare italiano durante la Seconda Guerra Mondiale, รจ davanti ai nostri occhi ogni giorno: il Canale di Piombino, con il suo paesaggio placido e splendido, separa solo pochi chilometri dall’Isola d’Elba, un tratto di mare ancora oggi percorso quotidianamente da lavoratori, turisti e visitatori.

รˆ difficile immaginare questi scorci come teatro di guerra, eppure la “grande storia” รจ arrivata anche qui, portando con sรฉ violenza e disperazione. La mattina del 22 settembre, il siluro del sommergibile inglese HMS Uproar ha spezzato in due l’Andrea Sgarallino, portando via circa 300 vite: giovani militari, famiglie e cittadini che affrontavano la propria vita quotidiana.

Conservare la memoria di questo episodio tragico, cosรฌ come di tanti altri, รจ un dovere civico: ci aiuta a comprendere il sacrificio chiesto alle nostre comunitร  e a rafforzare la nostra identitร .

Un sentito ringraziamento a chi, negli anni, ha dedicato tempo ed energie per ricordare questa tragedia e mantenere vivo il ricordo delle vittime dell’Andrea Sgarallino. In particolare, desidero rendere omaggio a Umberto Canovaro che, da Presidente del Comitato Organizzatore in occasione dell’ottantesimo anniversario della tragedia, seppe offrire un contributo scientifico di grande valore.

FRANCESCO FERRARI

SINDACO DI PIOMBINO


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