17 Giugno 1944 " Operazione Brassard " : i giorni del lutto e della vergogna

A meta' Giugno 1944 ,una numerosa flotta di mezzi da sbarco e di navi da guerra lasciava la Corsica diretta
all' Elba .Le truppe destinate allo sbarco ,al comando del generale De Lattre de Tassigny , erano in maggioranza costituite da reparti marocchini e senegalesi al comando di ufficiali francesi , i trasporti ed i mezzi da sbarco americani, la parte piu' propriamente navale affidata agli inglesi. Tale operazione fu concepita come una prova generale del prossimo sbarco progettato nel sud della Francia. Il comando alleato , in seguito alle informazioni avute ed all' apprezzamento della situazione , non riteneva vi sarebbe stato un sensibile contrasto da parte dei tedeschi che risultavano gia' in fase di evacuazione dell' isola. L' obiettivo dello sbarco era la spiaggia di Marina di Campo , su cui dovevano prender terra alle ore 4 del 17 Giugno i Battaillons de choc del 3° Reggimento senegalese ed i reparti marocchini , mentre gli inglesi dovevano eliminare una motozzattera tedesca dotata di armi antiaeree che si trovava sull' estremita' del molo del porticciolo di Campo . Tali azioni dovevano essere precedute dallo sbarco alle ore 1 , di commandos che avevano il compito di ridurre al silenzio le postazioni ed armi pesanti dominanti la baia ed i suoi accessi.
Questi commandos, guidati da elementi locali pratici del luogo , e provenienti anch' essi dalla Corsica , riuscirono in buona parte  a raggiungere gli obiettivi loro assegnati. Anzi uno di essi , riuscì addirittura a catturare il comandante tedesco di S Piero addirittura in pigiama, proseguendo poi per Marciana. Ma questi accadimenti misero in allarme le difese tedesche e quella che era stata definita " una passeggiata " stava per diventare invece " una carneficina ". Pochi minuti prima delle 4 , 4 motosiluranti britanniche riuscirono ad avvicinarsi ed a affondare la motozattera tedesca disposta a difesa del porticciolo di Campo, mentre le unita' lanciarazzi  aprivano il fuoco sulla spiaggia con lo scopo di neutralizzare i difensori e distruggere i campi minati. Alle 4 la prima ondata di soldati senegalesi prese terra. Si scateno' l' inferno! Ben appostati nei bunker scavati nella roccia alle due estremità della baia e che non erano stati del tutto neutralizzati , o sulla collina antistante la parte centrale della baia stessa, ma soprattutto con le batterie di Monte S. Martino e di Poggio Fortino, predisposte dai tedeschi , anziche' mostrare una parvenza di resistenza ed arrendersi , come si sperava da parte degli francosenegalesi, aprirono un fuoco intenso e preciso . I campi minati fecero il resto; la prima ondata da sbarco senegalese dovette ritirarsi , nè miglior sorte tocco' alla seconda. Nella relazione ufficiale del comando americano , si riferì che le cose ad Anzio erano andate meglio che a Marina di Campo.... A questo punto il comando francese dovette prendere una decisione che per la storia di quell ' esercito sicuramente costituisce una delle " pagine piu' infamanti ". Si promise alle truppe di colore che se avessero mantenuto una testa da sbarco , il diritto di libero saccheggio su persone e cose.... Fu' così che alla terza ondata , anche grazie ad azioni di aggiramento che presero alle spalle le difese uccidendone i difensori con lanciafiamme, si riusci' a prender terra ed a consolidare le posizioni da parte francese.
L' alba di quel 17 Giugno trovo' la spiaggia letteralmente coperta di morti e feriti . I francosenegalesi denunciarono oltre 300 morti , i locali dicono invece molti di piu'. Sulle deserte case del paese sventolava la bandiera francese, mentre la povera gente, rifugiata nei casolari di campagna e nelle frazioni vicine, subiva la rappresaglia della soldataglia inferocita. Ancora una volta " i mori ", con l' appoggio dei francesi, come ai tempi del Barbarossa, si scatenarono come quattro secoli prima , rubando, incendiando e soprattutto violentando le donne elbane specie di Campo nell' Elba. Una volta consolidatisi nel campese e tagliata in due l' isola , fu facile procedere alla totale occupazione dell' isola , mentre i tedeschi ordinatamente si ritirarono sulla terraferma. Per quattro giorni resistette il bunker di Poggio Fortino, sotto il Volterraio, ma poi anche questo fu distrutto. L' Elba quattro giorni dopo lo sbarco francese era stata per modo di dire " liberata ". Perche' e' meglio dire " occupata " da parte di queste truppe di colore francosenegalesi che si abbandonarono ad episodi di inaudita violenza sugli elbani ed in particolare le donne. Molti giovani elbani appartenenti alle forze armate italiane , fatti prigionieri, furono deportati in campi di prigionia in Corsica ed Algeria dove vennero sottoposti a trattamenti inumani e molti infatti morirono. Violenze e saccheggi contro gli Elbani e le Elbane compiuti con il tacito consenso degli alti comandi francese ed americano. Una pagina vergognosa della seconda guerra mondiale, per la quale i diretti colpevoli ed interessati protagonisti , non hanno MAI ESPRESSO LE PROPRIE PAROLE DI ESECRAZIONE E CONDANNA. E pensare che a Marina di Campo si volevano " celebrare " questi STUPRATORI  di questa " FAMIGERATA OPERAZIONE BRASSARD "
OSSERVATORE ELBANO

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